Lo possiamo dire, alla quarta serata ormai, che la vera conferma di questo Sanremo è Pif? Quattro puntate di “Sanremo e Sanromolo” e – pur conoscendolo perfettamente da Il Testimone su Mtv – sono quattro sere che dico che questo ragazzo è un genio. Una tecnica di intervista la sua, talmente semplice e apparentemente banale (ma c’è un lavoro bestiale dietro) da risultare vincente sempre.
“Sanremo e Sanromolo” è lo spaccato reale di quello che ruota attorno all’Ariston e al mito del Festival, i vip più disparati (niente, è ufficiale che Valeria Marini è naturalmente dopata di suo…) che tra autografi, servizi fotografici ed eventi a destra e a manca si nutrono indirettamente per una settimana di questo immenso carrozzone, pur non c’entrando un fico secco con la kermesse o la gara. E poi sempre loro, il pubblico e i groupie. A caccia di foto col personaggio famoso o desiderosi dell’autografo di questo e quello…..poveri…
Ma il preserata è stato scosso da una tragica notizia abbattutasi come un fulmine a ciel sereno (o come un affamato quando vede una pizza con tonno e mozzarella: io): l’eliminazione di Riccardo Sinigallia che, parecchio furbo lui, ha avuto la brillante idea di proporre una canzone che in realtà non era esattamente inedita. È stato quindi punito dalla sfiga imperitura visto che guarda caso il pubblico lo ha fatto proseguire giusto con la canzone edita e per questo è stato sgamato. Bravo, credevamo che la palma di pirla andasse a Francesco Sarcina e ai suoi selfie e invece scopriamo che c’è la fila.
Peccato per lui. Intanto la Sugar, da brava Ponzio Pilato, ha dichiarato di non sapere nulla e se n’è lavata le mani.
Ospiti della serata, interamente dedicata – come la passata edizione – alla celebrazione della musica italiana con un particolare tributo alla scuola cantautorale genovese, sono stati: Marco Mengoni – vincitore della scorsa edizione ma a quanto pare anche nuovo testimonial della campagna per la sensibilizzazione del pelo virile – con un omaggio a Luigi Tenco (pare sappia cantare solo Tenco).
A un certo punto, dopo la Carrà e le Kessler delle sere passate, alla Littizzetto è toccato duettare con
Poi è stato il momento di Gino Paoli, accompagnato al pianoforte dal grande Danilo Rea, con cui arriva l’omaggio alla scuola di Genova; e poi un retorico Luca Zingaretti (credo poco a certi sermoni, quando vengono finalizzati esclusivamente alla mera marketta aziendale). Il momento comicità (ma su Divano & Sanremo mi fanno notare che dire “comicità” è un pochino azzardato) è invece affidato a Enrico Brignano (perché lui? Perché venerdì prossimo parte il suo one man show su Raiuno) con un omaggio ad Aldo Fabrizi.
Infine l’ultimo della serata è l’ospite musicale, lo scozzese Paolo Nutini. Bravo, davvero bravo...quando canta le sue cose. Ma ecco la legge del contrappasso: come i partecipanti ai talent italiani si sentono ripetere che sono ridicoli quando cantano le loro canzoni in un inglese inventato, ecco la dimostrazione che anche gli inglesi cantano in italiano inventandolo. Alla peggio usano Google translate. Nutini che storpia Dalla è un qualcosa a cui non vorrò mai più assistere.
Gli artisti, invece, come l’anno scorso ripeto, hanno abbandonato per una sera la gara per celebrare la serata Sanremo Club, cantando una canzone che ha fatto grande la storia della musica italiana, tutti accompagnati da una o più guest.
Abbiamo così visto (in ordine di uscita):
- Perturbazione, La donna cannone (con Violante glossy glossy Placido)
- Francesco Sarcina, Diavolo in me (con Riccardo Scamarcio)
- Frankie Hi-Nrg, Boogie (con Fiorella Mannoia)
- Noemi, La costruzione di un amore
- Francesco Renga, Un giorno credi (con Checco dei Modà)
- Ron, Cara
- Arisa, Cuccurucucu (con Whomadewho)
- Raphael Gualazzi, Nel blu dipinto di blu (con Tommy Lee)
- Cristiano De André, Verranno a chiederti del nostro amore
- Renzo Rubino, Non arrossire (con Simona Molinari)
- Giusy Ferreri, Il mare d’inverno (Alessio Boni e Alessandro Haber)
- Antonella Ruggiero, Una miniera assieme
- Giuliano Palma, I say I’ sto cca’
- Riccardo Sinigallia, Ho visto anche degli zingari felici (con Paola Turci e Marina Rei, Laura Arzilli)
Poi non si sono dimenticati dei quattro giovani in gara, la cui finale è avvenuta in questa quarta serata, ed eccezionalmente i quattro finalisti sono entrati in scena a un orario in cui c’era ancora Peppa Pig in televisione e Rai YoYo non aveva ancora mandato Le fiabe della buonanotte...
E alla fine attraverso un televoto decisionale al 50 % che è stato sommato al restante 50 % proveniente dal voto della giuria di qualità (ridiamo), alla fine della serata si è composta la classifica finale che ha decretato il vincitore di questa edizione nella categoria “Giovani” che è stato (rullo di tamburi e sgomento):
1 – Rocco Hunt
2 – Diodato
3 – Zibba
4 – The Niro
Vince
<<non ho vinto io, ha vinto la gente>>Beh, allora vaffanculo alla gente, no?
Quella di Hunt non era affatto la canzone migliore, ma è così, da un anno a questa parte il pubblico pare essersi (ri)accorto dei pischellini a cui non manca nulla ma si sono messi in testa che devono rappare i disagi di una società corrotta e che non valorizza i gggggiovani. E spesso e volentieri lo fanno senza saper cantare.
Ma poi, in tutto questo ho una domanda di quelle che non fanno dormire: con l’avvento del rap da Moreno di Amici in poi (Clementino che vince il Music Summer Festival, Fedez, Emis Killa e compagnia bella che ormai debuttano direttamente al primo posto con ogni nuovo album, adesso Rocco Hunt che vince Sanremo giovani…) com’è che Frankie Hi-Nrg mc è invece arrivato ultimo nella classifica provvisoria di giovedì sera?
Coincidenza? Sì? No? Mistero? Perché la scienza italiana non ci informa di tutto questo? Perché lo Stato ci nasconde queste cose? Ma soprattutto, cos’è il Natale? Perché si festeggia sempre lo stesso giorno, mentre la Pasqua può fare sempre quello che più le piace organizzandosi la festa in base ai propri impegni?Ci saranno dietro i Massoni? Gli Illuminati? Anna Oxa?
In più:
A Zibba è andato il Premio della Critica e il Premio della Sala Stampa Radio e tv Lucio Dalla
A Renzo Rubino è andato il Premio come Miglior Arrangiamento (oltretutto per la canzone eliminata)
Gli ascolti della quarta puntata:
Prima parte: 9.432.000 di telespettatori e 36.97% di share
Seconda parte: 4.915.000 di telespettatori e 43.96% di share
Media Quarta Serata: 8.188.000 telespettatori e 37.97% di share
Confronti:
Sanremo 2013 (Fazio – Littizzetto)
Prima parte: 13.036.000 telespettatori e 47,55% di share
Seconda parte: 6.597.000 e 52,68% di share
Media Quarta Puntata: 11.538.000 e 48,17% di share
Sanremo 2012 (Morandi – Papaleo)
Prima parte: 11.429.000 spettatori telespettatori e 39,64% di share
Seconda parte: 7.324.000 telespettatori e 49,84% di share
Media Quarta Puntata: 9.931.000 telespettatori e 41,97% di share
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