sabato 22 febbraio 2014

Ciao Francesco

Forse è morto per un malore, forse per l'incidente avvenuto a causa di quel malore.
Fattostà che a 66 anni è morta una delle più importanti voci del rock progressive (mannò, che cavolo: del rock. Punto.) italiano nonchè figura centrale del Banco del Mutuo Soccorso: Francesco di Giacomo. E' un destino che Sanremo debba piangere in diretta qualcuno negli anni: da Tenco a Claudio Villa, l'anno scorso persino il figlio di Franco Gatti, il bruno dei Ricchi e Poveri. 
Quest'anno è toccato a Francesco di Giacomo, e quasi quasi, nel dover ascoltare una cosi brutta notizia, sono contenta che sia successo nei giorni di Sanremo: in qualunque altro momento la notizia non avrebbe probabilmente avuto il giusto risalto. 
Di Giacomo, e il Banco, sono stati "qualcosa d'altro" negli anni '70: insieme alla PFM Premiata Forneria Marconi, gli Area, e Le Orme, sono andati oltre diventando l'esempio più rappresentativo e noto, anche all'estero, di rock progressivo italiano.
Negli anni ottanta, sono andati più in là, scavallando il rock progressivo, che loro già interpretavano in chiave personale: prima hanno fatto questo pezzo (che a dire il vero è il mio preferito)



(Insieme a questo)



Poi sono addirittura andati a Sanremo, nel 1985, ci hanno cantato "Grande Joe".
Quel Festival però li ha praticamente divisi: di Giacomo tornò in giro solo nel 1989 da solista, il Banco - quello rimasto - ancora più tardi.
Ma la sua voce non si dimentica, e non si dimenticherà.


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