Sperare in un sano contingentamento dei tempi eviterebbe rovesci storici come quelli del 1977 e del 1991, quando i vincitori non vennero proclamati all'interno del Festival, ma dai TG che li seguiva. Nel 1972 un celebre intoppo guastò la festa proprio al momento della proclamazione a un Mike davvero contrariato: il nominativo vincente doveva essere visualizzato sullo schermo di un "calcolatore elettronico", magnificato da Mike come "il futuro del mondo" (e non sbagliava del resto), ma l'enorme Olivetti rimase muto per interminabili minuti di diretta eurovisione, fin quando Bongiorno non si rimangiò la sua profezia e disse verso le quinte: "c'è qualcuno che mi scrive il nome del vincitore su un pezzo di carta e me lo fa avere? Le cose vecchie sono sempre le migliori!". Con tanti saluti a Bill Gates e Steve Jobs.
Fu invece poco galante Renzo Arbore nell'86, quando bruciò alla presentatrice Loretta Goggi la sorpresa e annunciò che il vincitore era Eros Ramazzotti: la Goggi ci rimase malissimo, guardare il filmato per credere. Insomma, tutti pronti? E nel tifo di questa sera, ricordiamoci che da Bobby Solo a Povia, da Tony Renis a Ramazzotti, il Festival spesso paga la vittoria con un'edizione di ritardo. Elio, secondo nel '96, è lì che aspetta.
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