sabato 16 febbraio 2013

Diario della quarta puntata, o del "Primo Maggio"

Innanzitutto, la serata di ieri non stava ne qui nè li. L'unica gara rappresentata era quella dei giovani, che è arrivata a dire il vero alla sua proclamazione finale: dei quattro finalisti, nessuno da buttar via, alcuni davvero notevoli, ha vinto alla fine il gradevolissimo Antonio Maggio: che qualcosa nella sua vita l'aveva già vinto: la prima edizione di XFactor, con gli Aram Quartet. Il fatto che non aveste la più pallida idea di chi fosse, vi da la misura di quanto questa vittoria sia stata utile per la sua carriera.
Sembrava un figone presente a sè stesso, appena hanno detto il suo nome ha cominciato a piangere come un vitello. Ieri sera non è stato l'unico.
Notevole anche Renzo Rubino, premio della critica: la sua storia d'amore canterina con un un uomo era deliziosa, e il concetto di "apparecchiami" è stato definitivamente sdoganato in amore, qualunque esso sia... Da ricordare anche Ilaria Proceddu, non solo per la stordente gonna optical. Grande classe e coraggio specie nel ritornello in sardo. Ci piace. Dei Blastema per ora ricordo solo il nome, ma li ho trovati meglio della prima sera.

Per quanto riguarda la serata "Revivàl" c'è stato grande dibattito, sul divano. A crearlo le rivisitazioni di "Luce" di Elisa da parte di Raphael Gualazzi e di "Almeno tu nell'universo" di Mia Martini da parte di Chiara. Sul primo è il dibattito è stato estremo: o faceva cagarissimo o lo si trovava geniale. Non si è arrivati alla quadra. Nel secondo caso la divisione era tra chi l'aveva seguita ad XFactor e l'aveva trovata ottima come al solito, e chi non l'aveva seguita e trovava quella canzone "un compitino". Alla fine, le interpretazioni ci stavano dentro in entrambi i casi, e quindi ci siamo accontentati. Molta più condivisione sull'interpretazione di "Ciamo amore Ciao" di Tenco da parte di un emozionato Marco Mengoni, che sul palco ci ha lasciato anche più di una lacrima. Persino i suoi peggiori detrattori hanno dovuto ammettere la pelle d'oca. E altrettanta condivisione c'è stata su "Un bacio piccolissimo" brillante e divertente performance di Elio e le storie tese con grande e spiritosa guest star: Rocco Siffredi. Il resto è stato tutto un vabbè: anche se a me è piaciuto più di altri il pezzo di Simona Molinari con Peter Cincotti e guest star Franco Cerri: "Tua" è già una canzone bella di suo, loro hanno saputo rispettarla e renderla deliziosa.


Infine, gli ospiti: che nella serata del revivàl non potevano che essere delle simpatiche mummie. Ha sempre il suo perchè Pippo Baudo, sono stati una bella sorpresa per la mia autostima i mitici quattro "Figli di" che avevano condotto l'edizione di Sanremo 1989 ("uh, com'è invecchiata la Dominguin!") ho gradito l'assurdo pupazzo Rockfeller, anche se ho dovuto aspettarlo fino alle 00.40. Sarà stato da fascia protetta? Il meglio della serata però è stata una coppia apparentemente "troppo figa"invece deliziosa per leggerezza e giocosità: il pianista jazz Stefano Bollani, che alle donne del divano ha fatto pure partire l'ormone più di Rocco, e l'autore brasiliano Caetano Veloso, alle prese con canzoni italiani storiche. Sono stati una meraviglia.
Ora non ci resta che guardare la finale...

Alla galleria ha collaborato la divanista Lorella Ventura, con la maggior parte delle immagini che vedete....

Partiamo dalla fine: a vincere sanremo Giovani è Antonio Maggio.
Ribattezzato, dalla lucianina, Primo Maggio

Citazione d'obbligo, dopo giorni che nei momenti più difficili la invochiamo come la madonna:
 la pubblicità di Coconuda con Anna Tatangelo

Oddio, Rockfeller!
(certo che far passare un pupazzo amico dei bambini alle 00.40...)
Prima di lui, Caetano Veloso, che ha cantato successi sanremesi.
Solo  qui possono succedere cose del genere...

La Lucianina con quest'abito voleva imitare il vestito di Caterin Caselli,
ma sembra più gabriella Farinon...

Nella serata revival, Daniele Silvestri fa Piazza Grande

per Mangoni "ciao amore ciao" e alla fine piange anche lui com un vitello...

Imperdibile siparietto: amministrazione  di Sanremo e famiglia dell'interessato
hanno scoperto una statua in onore di Mike Bongiorno. Questa.

Da non perdere, il frac di Max Gazzè

...che anche davanti ha un suo senso

Gualazzi, il dibattitone della serata di oggi.
Ha fatto "Luce" di Elisa in maniera sublime o orripilante=



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