Meno male che c'è "Divano & Sanremo" (inteso nel senso di gruppo di Facebook), sennò gran parte dei big di quest'anno manco saprei chi sono. Le mie conoscenze musicali sono sempre più antiche e anni '80, un vero disastro.
Nel gruppo, c'è sempre qualcuno che sa dirti meglio di quello o quell'altro cantante, cosi ci si accultura un po'. Con il loro aiuto, quindi, ho deciso di creare delle schede di spiegazione dei big, così io mi preparo all'edizione 2014 del festival e contemporaneamente faccio un lavoro di utilità collettiva. Per cominciare parto da Riccardo Sinigallia, nel gruppo definito così:
Stefano Redaelli: "Sinigallia è un musicista considerato ma che non ha mai sfondato".
Catia Spagnolo: "Su Sinigallia che puoi dire, che se non t'addormenti mentre lo ascolti e non lo scambi per Zampaglione, allora puoi volergli un po' bene"
Daniela Ceravolo: "Comunque Sinigallia faceva parte dei Tiromancino fino ad una decina di anni fa, un ottimo musicista ma negli ultimi anni ha prodotto dischi di altri..."
Ovviamente, è tutto giusto: googolando un po' (Il nostro ha anche una bella pagina wikipedia, quindi non si fa troppa fatica) scopro che è già 43enne (è del 1970), e che ha fatto parte dell'album dei Tiromancino più famoso "La descrizione di un attimo" quello che contiene la bellissima "Due destini", scritta anche da lui e utilizzata nel film di Ozpetek "Le fate ignoranti".
Ha però anche scritto e collaborato a brani di Niccolò Fabi, Luca Carboni, Max Gazzè (e non stupidate eh... ma brani famosissimi come "Una musica può fare") o Frankie HiNrg, per cui firma il ritornello di "Quelli che Benpensano", forse uno dei suoi brani più famosi, sicuramente quello che a me piace di più da sempre.
Nel 2003 e nel 2006 è uscito con i primi due album da solista, "Riccardo Sinigallia" e "Incontri a metà strada" apprezzati dalla critica ma che non hanno sfondato. Sanremo potrebbe essere il trampolino di lancio pop per il terzo album, che doveva uscire appunto nel 2014.
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